AGRONOMIST
presenta
TUTTI PAZZI
(Orangle / The Orchard / Sony)
GUARDA IL VIDEO
https://www.youtube.com/watch?v=0kIMWRiBvWk
Il brano
Tutti
pazzi è il primo singolo estratto dal mio primo disco solista.
Un
brano inclusivo per i generi musicali e per gli esseri umani che celebra.
Una
matrice hip hop che danza su ritmi energici post punk e garage rock. Un testo
che ho fatto fatica a scrivere e che mi fa piangere ogni volta che lo risento,
perché scava nel profondo e dice la verità. Ho fatto forse un buon lavoro.
“I
normali non li voglio più… quelli sani pigliateli tu. Tutti pazzi, tutti pazzi,
gli amici miei so tutti pazzi.“
Cosa
è la normalità, cosa è la pazzia? Chi sta dentro i binari del giusto e del
regolare e chi li travalica, sta ai margini, non rientra in categorie prestabilite,
è considerato dalla società quasi un reietto, disadattato, emarginato.
“Fluidi
nei sessi”, con lavori con nomi inventati, non troppo attaccati ai danari, ma
molto fissati con i legami, precari, come gran parte della mia generazione, che
si sente sempre fuori posto. Artisti, senza un posto di lavoro fisso, che forse
non hanno trovato un posto nel mondo o che non hanno concepito ancora un
figlio.
Forse
senza un conto in banca rigoglioso o con non abbastanza followers, a differenza
di molti rapper o celebrità. O forse bullizzati o dimenticati, perdenti. Tutto
ciò può portare a sentirsi diversi, sbagliati, “pazzi”. Questo brano celebra
proprio la ricchezza della varietà e tratta anche il tema della salute
mentale e non per ultimo l’amicizia che unisce nella diversità,
l’inclusività. Un’ analisi di ciò che vedo intorno a me e un’autoanalisi di ciò
che vedo dentro di me.
La
straordinaria bellezza della diversità, la non perfezione e la stranezza, come
valori aggiunti, sia nella vita, che nell’arte, dove spesso si rimane
appiattiti, schiacciati da etichette imposte dalle playlist, dai trend, dalle
case discografiche, dai social, dai numeri, dalla società in generale, fino a
non esprimersi più, fino a smettere di esprimersi e creare, per paura di essere
fuori.
Libertà
di essere sbagliati, diversi e bellissimi così. “Reietti, outsider,
sottovalutati, ma altrimenti saremmo scontati. Decine,
centinaia di nulla, che insieme hanno un valore straordinario.”
Estetica
identitaria e unica che non si rifà a cliché esistenti, ma crea nuovi
paradigmi, sonori, di linguaggio ed estetica.
IL VIDEO
Il
video del brano è girato interamente sul territorio lucano con persone reali,
differenti, anche neuro divergenti, senza comparse o attori professionisti.
E
quella nel video è una Basilicata bucolica e quasi utopistica, ma anche
futuribile e sicuramente alternativa, dove si può ricreare, ripartire, facendo
perno sulla propria unicità, sulla propria lingua e molteplicità di dialetti,
su una fauna differente con diversi usi, gerghi, stile e suoni.
I
Boschi, i paesini, la piazza, i volti reali di ogni età, sesso, estrazione,
persone reali con la loro “pazzia”, che li rende unici, preziosi e poetici.
Musiche,
testo e concept di Vincenzo Lofrano - Agronomist
Video
di Walter Molfese
Biografia
Agronomist: polistrumentista, producer, rapper, cantante, essere
senza età. Emergente e emergenza, più artista che uomo. Sta forgiando un
alternative hip hop con una forte contaminazione e commistione di generi. Non
ha mai creduto nelle regole e nei dettami, quando tutti ci credevano. Non ho
una scena di riferimento, solo la mia visione da esprimere.
Nato
in Lucania, è fondatore della band Smania Uagliuns, gruppo di hip hop
sperimentale, che si è distinto negli anni per originalità e innovazione
ricevendo molte lodi dalla stampa.
Il
suo primo singolo da solista è stato “WOW” (2020), prodotto dai Gumma Vybz.
Dopo i freestyle della serie “Hit Mania Enz”, alcuni featuring e varie
collaborazioni, a febbraio 2021 ha pubblicato il secondo singolo “Hype Blog”,
prodotto dal londinese HLMNSRA. Nel 2023 ha collaborato con un altro producer,
Zero Portrait, per il brano “Instagram” e all’inizio del 2024 ha pubblicato
“BERLIN (Travel Freestyle)”.
Attualmente
al lavoro sul suo primo progetto solista che sarà totalmente scritto,
arrangiato, prodotto e cantato da me, in fase di finalizzazione.
Ogni
aggettivazione o descrizione di generi e stili sarebbe fuorviante e sminuente.
Sarà
ciò che nessun altro fa, con un’identità e una verità scioccanti sonicamente e
liricamente parlando.
Il
suo vero nome è Vincenzo Lofrano e, oltre a essere un musicista, è un dottore
in traduzione letteraria e tecnico-scientifica.
Nessun commento:
Posta un commento