giovedì 19 giugno 2025

 


NOIR ADDICTION

Presentano

CHEMICAL BRIDE

Autoproduzione

 

GUARDA IL VIDEO

https://youtu.be/eRFZLMZdi90?si=HXyV2VpdqTJ7PzKq

 

 

 

“Chemical Bride” è un inno oscuro e provocatorio che esplora il lato tossico del successo e della celebrità. Tra immagini disturbanti e liriche taglienti, il testo mette a nudo le contraddizioni del mondo dello spettacolo: il desiderio di affermazione si intreccia con il senso di vuoto, e il fascino patinato di Hollywood si rivela una trappola fatta di illusioni, dipendenze e fallimenti. Una critica feroce al culto dell’immagine e al prezzo da pagare per restare a galla, tra "modelle solitarie", "streghe sante" e "ricchezze sacre" che seducono e distruggono. Il ritornello martellante è un grido crudo e lucido che denuncia la spettacolarizzazione del dolore in un mondo che applaude mentre cadi.

 

“Chemical Bride” è un brano crudo e viscerale che svela il lato oscuro del successo. Tra immagini forti e liriche provocatorie, racconta la discesa nell’illusione e nella dipendenza, in un mondo che seduce e poi divora. Una critica feroce alla spettacolarizzazione del dolore, dove mentre tutti applaudono, il prezzo della fama è pagato con il sangue.

 

 

BIOGRAFIA

 

Noir Addiction è una nuova band dark industrial rock che sta facendo il suo ingresso nella scena con un’atmosfera affascinante e inquietante, carica di decadenza, ribellione e ossessione. La loro musica è una fusione ad alta tensione di dark rock, attitudine grunge ed energia shock rock, che unisce teatralità ed emozione grezza per creare un’esperienza immersiva da sentire tanto quanto da ascoltare.

 

Il progetto nasce da Sonny Lanegan, musicista e produttore con un solido background artistico nel panorama più cupo e potente. Nei suoi precedenti progetti, Lanegan è stato il cantante e autore di White Pulp e co-fondatore di The Dead Good – entrambi con base a Los Angeles – dove ha potuto sperimentare diversi stili musicali grezzi, unendo influenze industrial e attitudine rock ‘n’ roll classica. Molti dei brani da lui scritti sono stati utilizzati in serie TV americane (https://sonnylanegan.com/wp/film-tv-series/), conferendo alla sua musica una presenza duratura nei media mainstream. Il suo percorso lo ha portato a collaborare con numerosi artisti e produttori, affinando ulteriormente il suo suono e la sua visione.

 

Dopo un periodo dedicato alla musica per licensing e produzioni dietro le quinte, Lanegan si è riunito con due vecchi amici, Richard Christ e Nessie Zorba, entrambi ex membri del progetto PostHuman, con cui aveva condiviso numerosi concerti in tutta Europa. La loro forte connessione musicale e la passione per l’energia autentica e profonda di generi affini li ha portati a dar vita a un nuovo progetto più pesante, più oscuro e carico di intensità.

 

Con l’ingresso del batterista Roberto Catanzaro, la band ha acquisito ulteriore dinamismo. Le tracce registrate per l’album mostrano una performance potente, che aggiunge corpo, urgenza e impatto sonoro al progetto.

 

Con la loro miscela di chitarre distorte e trame elettroniche, Noir Addiction è una band da tenere d’occhio mentre inizia a farsi strada nella scena rock europea.

 

lunedì 16 giugno 2025


CLOUDE – NOTTE VIVA (autoproduzione)

https://open.spotify.com/intl-it/album/3Xv413l0qg1J0kN97yE0ib?si=BhILT_OBQU-esdCUEhA6HQ

Notte viva si apre con il tema musicale "Waiting for Love" che si distingue per un groove avvolgente, caratterizzato da suoni circolari e una voce soul in sottofondo. L'interpretazione prosegue con "Mai mai mai", dove piano e chitarra arpeggiata creano un’atmosfera pop vibrante. "Basta" introduce un beat techno cupo, mentre "La Gabbia" amalgama elementi giamaicani con un ritmo rap avvincente. "Non so vivere" evoca vibes old school funk, supportate da un potente basso slappato. "Temporale" utilizza schemi ritmici sincopati, mentre "Zucchero" propone un hip hop energico. Infine, brani come "Me ne sbatto" e "Io e te" esplorano sonorità più profonde e armoniche pop, consolidando un affascinante viaggio musicale nella notte sicuramente viva di Cloude.


venerdì 13 giugno 2025

 


CLOUDE presenta BASTA tratto dal nuovo album NOTTE VIVA

GUARDA IL VIDEO

https://www.youtube.com/watch?v=Rmbp1z1U39g

Con testi autentici, produzioni immersive e un flow che alterna riflessione e determinazione, Notte Viva racconta la realtà di chi lotta ogni giorno per restare vero. Parlo di notti passate a scrivere, a cadere, a rialzarmi. È un album dedicato a chi non chiude gli occhi quando fa buio, ma accende qualcosa dentro.

Perché inserirlo in playlist:

L’album fonde rap emotivo, punchlines taglienti e atmosfere intense, ideali per playlist come Novità Rap Italiano, Lo-Fi Rap, Cali, Triste e R&B Italiano. Il singolo “Speciale”, in particolare, è un perfetto equilibrio tra vibrazioni melodiche e profondità lirica.

 

Chi è Cloude:

Sono Cloude, un artista indipendente che racconta la verità senza filtri. Credo nella forza delle parole e nel potere della coerenza. La mia musica parla a chi ha bisogno di forza, lucidità e cuore

lunedì 2 giugno 2025

 

ONLINE IL PROGRAMMA UFFICIALE DE LO SPIRITO DEL PIANETA 2025: IL FESTIVAL DELLE CULTURE NATIVE RADDOPPIA E APRE LE PORTE A UN VIAGGIO STRAORDINARIO TRA POPOLI, TRADIZIONI, SUONI E SPIRITUALITÀ

CASIRATE D’ADDA (BG) – PIARIO (BG) | 3 LUGLIO – 10 AGOSTO 2025

Bergamo, 27 maggio 2025


È finalmente disponibile online il programma ufficiale dell’edizione 2025 de Lo Spirito del Pianeta, il più grande festival in Italia interamente dedicato alle culture native del mondo e alla celebrazione delle tradizioni, delle storie e dei valori dei popoli della Terra. Una manifestazione unica, che da oltre vent’anni accoglie migliaia di visitatori in un’esperienza immersiva di musica, danze, spiritualità, artigianato, gastronomia e incontro umano, e che quest’anno si fa ancora più grande: due sedi, un solo spirito, per un festival che si estende per oltre un mese di eventi in due luoghi simbolici della Bergamasca, Casirate d’Adda e Piario, trasformati per l’occasione in autentici villaggi multiculturali.

Lo Spirito del Pianeta 2025: due cuori, un’unica anima

L’edizione 2025 de Lo Spirito del Pianeta sarà un viaggio doppio:
Dal 3 al 20 luglio, il festival si terrà nel verde del Bosco Grosso di Casirate d’Adda (BG), uno spazio immerso nella natura dove la magia del festival troverà casa tra alberi, sentieri e spazi aperti, in un connubio perfetto tra natura e cultura.
Dal 25 luglio al 10 agosto, l’esperienza si sposterà a Piario (BG), presso l’Azienda Agricola Ol Pera, una cornice suggestiva tra prati e montagne, capace di accogliere il pubblico in un’atmosfera intima, calda e accogliente, in perfetta sintonia con lo spirito autentico del festival.

Due sedi, dunque, ma un’unica grande missione: creare un ponte tra culture, favorire l’incontro, la comprensione e il rispetto tra popoli diversi, attraverso l’arte, la musica, la spiritualità e la condivisione.

Un programma immenso, per un’esperienza senza confini

Il programma ufficiale 2025 è un viaggio lungo oltre un mese, una mappa vivente di emozioni, eventi e spettacoli:

  • Oltre 400 eventi gratuiti, tra concerti, danze, riti sacri, conferenze, laboratori, attività per bambini e famiglie, workshop, piccoli spettacoli diffusi e momenti di incontro autentico con i rappresentanti delle culture native.
  • Due serate evento con un grande protagonista: Davide Van De Sfroos, in concerto sabato 5 luglio a Casirate e sabato 2 agosto a Piario (ingresso 10 euro).
  • Una line-up di oltre 30 gruppi e artisti internazionali, tra cui spiccano nomi di rilievo mondiale:
    • Saor Patrol, iconici musicisti scozzesi con le loro cornamuse guerriere, il 16 luglio a Casirate e il 9 agosto a Piario.
    • Martin O’Connor, leggenda della musica tradizionale irlandese, in concerto l’11 luglio a Casirate.
    • Goitse, storica band folk dall’Irlanda, il 26 luglio a Piario.
    • Oscar Ibanez, maestro galiziano di cornamuse e percussioni, il 12 luglio a Casirate e il 6 agosto a Piario.
    • I danzatori nativi americani, portatori di una cultura millenaria, il 19 luglio a Casirate e il 1 agosto a Piario.
      E poi ancora decine di spettacoli serali, ogni sera diversi, e centinaia di piccoli eventi diurni che rendono il festival un’esperienza dinamica e sorprendente, ogni giorno diversa, in grado di coinvolgere visitatori di tutte le età.

 

Non solo musica: un mondo da esplorare

Lo Spirito del Pianeta è molto più di un festival musicale: è un microcosmo in cui ogni elemento racconta una storia e ogni angolo offre un’esperienza diversa.

  • Il Villaggio dello Spirito, con il Fuoco Sacro sempre acceso, sarà il centro simbolico dell’incontro tra i popoli: qui si incontreranno Aztechi, Maya, tepee indiane, Tuareg del Sahara, rappresentanti della Mongolia, delle steppe dell’Iran (Qashqai), del Tibet, in un viaggio che attraversa continenti e millenni.
  • L’area olistica, più ampia che mai, offrirà trattamenti, meditazioni, tecniche di riequilibrio energetico, yoga, incontri sulla spiritualità, workshop dedicati al benessere e alla connessione tra corpo e mente.
  • Ristoranti etnici, veri e propri ambasciatori gastronomici del mondo, inviteranno a scoprire sapori, profumi e tradizioni culinarie dalle cucine di terre lontane: un viaggio sensoriale che affianca quello culturale.
  • Il mercato artigianale, con oltre 150 espositori provenienti da ogni parte del mondo, sarà un’esposizione vivente di oggetti unici, creazioni artistiche, tessuti, gioielli, strumenti musicali, racconti e saperi tramandati di generazione in generazione.
  • Gli spazi saranno completamente attrezzati: 2.000 mq coperti per la ristorazione, 1.500 mq coperti per il mercato, oltre 50.000 mq di parcheggio per accogliere 5.000 automobili, e un’area dedicata ai camperisti per chi vorrà vivere il festival in modo ancora più immersivo.
  • Un’attenzione particolare sarà rivolta alle famiglie: laboratori, attività creative, spettacoli pensati per i più piccoli, spazi sicuri e accoglienti.

 

Un messaggio che va oltre l’intrattenimento

«Lo Spirito del Pianeta vuole essere, oggi più che mai, un manifesto vivente di pace, dialogo e fratellanza tra i popoli – dichiara Ivano Carcano, fondatore e organizzatore del festival. Non è solo un’occasione di spettacolo, ma un’esperienza profonda che invita a riflettere sui temi dell’incontro tra culture, sulla bellezza della diversità, sulla forza delle tradizioni e sulla necessità di ritrovare un legame autentico con la terra e con gli altri. È una festa che celebra le radici, ma che guarda al futuro: un invito a fermarsi, ascoltare, apprendere, a scoprire mondi lontani che, per qualche giorno, diventano vicini, tangibili, da vivere con tutti i sensi.

Un festival che parla a tutti: agli appassionati di musica e cultura, alle famiglie, ai curiosi, a chi cerca un’esperienza diversa, a chi vuole lasciarsi sorprendere. Un evento che accoglie senza barriere, aperto a tutti, pensato per chiunque voglia avvicinarsi a un mondo fatto di incontro, scambio, rispetto reciproco.


 

Info pratiche e contatti

Lo Spirito del Pianeta 2025
Dal 3 al 20 luglio a Casirate d’Adda (BG)
Dal 25 luglio al 10 agosto a Piario (BG)

Programma completo online su: www.lospiritodelpianeta.it
Email: info@lospiritodelpianeta.it

Ingresso libero a tutti gli eventi, eccetto le due serate speciali con Davide Van De Sfroos (biglietto 10 euro).
Tutti gli spettacoli si svolgeranno anche in caso di maltempo, grazie alle aree coperte e attrezzate.

 

 


KINGS OF SUBHUMANS – FOREVER EMERGING (autoproduzione)

https://open.spotify.com/intl-it/album/3r2umy8tBFen0QaRCv0mWm?si=-lgdYgAZTGmFauNOgbLuEw

Disco molto attuale dal punto di vista delle tematiche (il genocidio in corso dei palestinesi, l’approccio terroristico dei media di tutto il mondo per incutere paura all’uomo della strada con continue e spesso false notizie allarmistiche e catastrofiche) con un occhio già a quello che potrebbe diventare la nostra misera vita (così considerata dai suddetti media e dai loro padroncini, vedi in Italia Skaif TV, La setta, i servi dei politici (RAI), su cui si concentrano in Hermit. La musica contiene molta rabbia, ribellione e frustrazione. Già perché si prova tanta impotenza davanti a quello che sta succedendo. E allora improvvise accelerazioni punk, post grunge, metal o psichedelia distorta alla Kyuss sono le uniche colonne sonore possibili per questo duo coeso e monolitico sia musicalmente che nei testi.

domenica 1 giugno 2025

 

 

“Preghiera di Francesco [canzone bianca]”,  il nuovo video

 di Francesco Camattini, in uscita il 2 Giugno 

 

 

Esce il nuovo video di “Canzone Bianca – Preghiera di Francesco” di Francesco Camattini
La chiusura poetica e laica dell’album Povera gente

https://www.youtube.com/watch?v=VvYXruKs3xg

Ascolta la musica di Francesco Camattini su spotify

 

Francesco Camattini | Spotify

 

 

È disponibile online  https://www.youtube.com/watch?v=VvYXruKs3xg il video di “Canzone Bianca – Preghiera di Francesco”, nuovo singolo di Francesco Camattini, pubblicato nel 2025. Il brano, ispirato al Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi, rappresenta un momento di raccoglimento e apertura spirituale, in equilibrio tra visione laica e sacra, dimensione privata e collettiva.

“Canzone Bianca” chiude l’album Povera gente, un lavoro che ha saputo attirare l’attenzione della critica nazionale per la sua profondità tematica, l’originalità del linguaggio e la coerenza stilistica.

“Bellissimo ed emozionante il nuovo disco di Francesco Camattini,” ha scritto Viola de Soto su Il Manifesto, sottolineando l’intensità del progetto.

 

Per Massimo Iondini su Avvenire, “Povera gente è un album riflessivo, profondo e denso di considerazioni sul nostro tempo… Nove brani di peso, intrisi di domande che, come tali, fungono anche da risposte.”

E in effetti, questa preghiera finale non chiude soltanto un disco: apre una possibilità di ascolto interiore e di responsabilità condivisa, soprattutto in un’epoca segnata da profonde lacerazioni sociali e ambientali.

Il brano si unisce idealmente alle celebrazioni per l’ottocentesimo anniversario della composizione del Cantico delle Creature (1225–2025), offrendone una rilettura in chiave contemporanea.

Il video accompagna con sobrietà la musica con immagini capaci di evocare connessioni silenziose tra paesaggio, gesti quotidiani e volti umani, richiamando alla cura del Creato e alla vicinanza con ogni creatura.

In un tempo in cui la guerra continua a insanguinare il mondo, da Gaza all’Ucraina, questa canzone si interroga – con semplicità – su cosa direbbe San Francesco di fronte a tali tragedie. È anche, nel suo piccolo, un invito alla pace, alla giustizia, alla custodia della vita. Contro ogni guerra, oggi più che mai.

 Povera gente – Cosa dice la Stampa

Povera gente ha ricevuto un’ampia attenzione da parte della stampa, che ne ha riconosciuto il valore poetico, civile e musicale.

“Bellissimo ed emozionante il nuovo disco di Francesco Camattini.”
Viola de Soto, Il Manifesto

“Riflessivo, profondo e denso di considerazioni sul nostro tempo... Nove brani di peso, intrisi di domande che, come tali, fungono anche da risposte.”
Massimo Iondini, Avvenire

“Un disco ricolmo di calore e rinfrancante come un morbido abbraccio.”
Stefano d’Elia, Rumore

“Merita davvero un ascolto questo lavoro di Francesco Camattini, che con stile personale e originale si inserisce nel solco della nostra tradizione cantautorale. In cui emergono in primo piano i testi, curati, pieni di riflessioni sulla nostra tragica attualità.”
Famiglia Cristiana

“La mia stella Michelin va al brano che chiude il disco: trattasi della bellissima e laica Canzone Bianca – Preghiera di Francesco, che chiude il cerchio di un lavoro intenso e originale.”
Tonino Bisceglia, Mescalina

 I musicisti

Il brano è arrangiato da Leonardo Morini e interpretato da un ensemble di grande sensibilità, tra i musicisti citiamo Ivan Rabaglia (violino) appartenente al noto gruppo cameristico – Trio di Parma e Glauco Zuppiroli (contrabbasso) noto jazzista che per tanti anni ha accompagnato il cantautore Vinicio Capossela. 

 

 

alcuni link di registrazioni live: 

 

“Fine della Storia” Fine della Storia - testo e musica Francesco Camattini

“Itaca” Itaca - Francesco Camattini

“Capitana” Capitana - Francesco Camattini

“Cassandra” Cassandra - di Francesco Camattini

“Crazy Crisi” Crazy Crisi - Testo e musica di Francesco Camattini

 

www.francescocamattini.it

BREVE BIO – FRANCESCO CAMATTINI

Francesco Camattini, è un cantautore attivo dal 1998 e divide la sua vita tra scuola (fa il dirigente scolastico) e l’attività e la passione per la musica. Il suo percorso si sviluppa lungo una linea di ricerca che mette al centro la parola, la riflessione poetica e il rapporto con la realtà, con uno stile che si colloca nel solco della tradizione cantautorale italiana. 

Uno degli aspetti più caratteristici del suo lavoro è la riscrittura del mito in forma di canzone, a cui si dedica in modo continuativo da più di vent’anni. Con l’album Ormeggi (2003), e attraverso molte canzoni composte negli anni successivi, ha costruito un canzoniere in cui le figure del mondo antico vengono rilette alla luce delle tensioni del presente, in una forma essenziale e non retorica.

Ha affrontato temi legati al lavoro (Crazy Crisi, Opera PoPolare Interinale), alla spiritualità (A costo di non tornare), al ritorno e alla perdita, fino ad arrivare a Povera gente (2025), disco che ha suscitato l’interesse della critica nazionale per la profondità dei testi e la coerenza espressiva.

Oltre all’attività discografica, ha scritto anche per il teatro: tra i suoi lavori, l’opera La terra delle donne e degli uomini integri, edita da Infinito Edizioni. In ambito teatrale ha collaborato con la Fondazione Teatro Due di Parma per l’allestimento di diversi progetti musicali e teatrali originali.

I suoi brani sono stati presentati in contesti teatrali, scolastici e formativi, e sono stati apprezzati per la capacità di unire impegno, poesia e ascolto del tempo presente. 

 

martedì 20 maggio 2025

 


KINGS OF SUBHUMANS – FOREVER EMERGING (autoproduzione)

 

 

 

ASCOLTA IN STREAMING

https://open.spotify.com/intl-it/album/3r2umy8tBFen0QaRCv0mWm?si=z0mEtgkGS_a_3vA5Ypzmhg

 

 

Forever Emerging segna il ritorno dei KoS – Kings of Subhumans a cinque anni di distanza dal loro secondo lavoro The Past Is Over. Il disco nasce da una lunga e travagliata gestazione, attraversata dalla pandemia, da lutti personali, dalla chiusura e ricostruzione degli studi di riferimento, e dalle ombre che si sono allungate sul mondo e sul percorso umano e artistico del duo. Più che l’inizio di un nuovo ciclo, Forever Emerging è la fine di uno: un atto di resistenza e di rigenerazione che coincide con il decimo anniversario di vita del progetto.

Registrato tra l’Hell Smell Studio di Alessandro Gavazzi e lo Stexsound Studio di Danilo Silvestri (dove sono stati incisi e mixati i tre singoli), il disco è stato mixato e masterizzato da Angelo Palma e autoprodotto dalla band. L’artwork è a cura dell’artista Luigi Lauria e rappresenta visivamente il senso di caos ordinato e rinascita violenta che attraversa tutto l’album.

Forever Emerging è un disco duro, politico, visionario, carico di sarcasmo, dolore, memoria e ribellione. Ogni brano è una lama affilata rivolta contro un nemico diverso: l’indifferenza mediatica, la violenza del potere, l’ipocrisia del music business, il culto del successo, l’autocelebrazione del nulla.

giovedì 15 maggio 2025

 


Arpioni - Buona Mista Social Ska (Maitè Produzioni)

https://open.spotify.com/intl-it/album/68GMIa1Mj1QQMdvO8aE7JB?si=Xefr0cA3SZWoaQupCLQ1rA

Evviva le cover band. Che siano piccoli bar di periferia o locali che fanno suonare band affermate, per una cover band, al sabato (che tanto la gente esce si sbronza e non gliene frega niente di chi suona, anzi, tra una risata e l’altra dice “senti questa che figata, te la ricordi?”) come dicono in Veneto “è grasso che cola”. Costa relativamente poco, ha poche pretese etc. Non credo però che gli Arpioni abbiano fatto un ragionamento per la pecunia, pubblicando nel giri di due anni due dischi di cover (quello dedicato a Giorgio Gaber e questo). In entrambe i casi le operazioni sanno di “cultura”, di voler far rivivere certi classici a modo loro. E infatti, a differenza delle cover band che suonano pedissequamente l’originale come pappagalli ammaestrati, Arpioni si appropriano delle canzoni che scelgono e le fanno proprie. I did it my way direbbero Sinatra (e Sid Vicious). Il disco scorre via piacevolmente, facendoci esaltare con pezzi famosi (Azzurro) e meno (la bellissima e malinconica Sempre per Sempre). Insomma un disco piacevole, che dal vivo sicuramente innesterà ricordi (belli o brutti) tra gli ascoltatori. Evviva gli Arpioni!

mercoledì 14 maggio 2025

 


AaLE feat Commercialista PoP presenta UOMO BIANCO (TDCD+)

 

Genere Pop/Rock/Indie

 

https://open.spotify.com/intl-it/track/3BfIQVq0NslmEHyjgKUvvX?si=1bc72fd870924421

 

“Con questo brano propongo una forma unica di discriminazione, le TESTE DI C***O … e quelli che non lo sono.

La canzone è assolutamente catchy e leggera … ma un pensiero sull’argomento delle etichette (antifa, nazi, patriarcato, lgbt+, BLM, Q Anon etc) e delle discriminazioni (uomo maschilista, donna femminista, uomo bianco, uomo nero) lo meriterebbe.

Le discriminazioni “hanno fatto il giro” e si potrebbe pensare, alla fine, che l’uomo bianco, over 30, etero, sia il più discriminato. Tutto ciò è quindi il successo (o il fallimento) del modello “delle etichette” come forma di inclusione.

Fino ad ora potrebbe essere stato facile sostenere che per l’uomo bianco è discriminatorio solo il non riconoscere di non essere discriminato.

Oggi però abbiamo visto che non è così. Ci sono dei chiari segnali sia giurisprudenziali sia politici, che dopo anni in cui l’uomo bianco veniva additato come responsabile di tutte le discriminazioni, ci si rende conto che anche le categorie notoriamente discriminate, discriminano tra di loro.

Trump è stato votato da immigrati e gay; in Germania Alice Wiedel, lesbica con una partner del Sri Lanka, è la leader di AFD, un partito di ULTRA DESTRA... E’ noto che il “gay pride” non piace alla maggioranza dei gay … non parliamo nemmeno di Israele e Palestina. Solo nominando questi temi c’è una quantità incredibili di intersezioni di categorie “discriminate”, che a loro volta ne discriminano altre.

Quando purtroppo vediamo notizie di femminicidi in TV, la mia compagna si rivolge puntualmente a me dicendomi: “voi maschi guarda come siete …”; questo mi ha fatto pensare e allora ho fatto attenzione a tutte quelle situazioni in cui effettivamente il capro espiatorio è l’uomo bianco.

Il fatto stesso di ridurre tutto a sigle, a etichette, non fa altro che alimentare la discriminazione; discriminazione è un termine negativo per definire “la diversità”. Ma la diversità è alla base della natura, non si può condannare ma si deve solo accettare.

L’inclusione forzosa è come quando si litigava con gli amichetti e ci si faceva accompagnare dalla mamma; al momento tutto bene, poi quando mamma ti lasciava solo, le cose peggioravano ulteriormente!

C’è quindi un concetto che dovrebbe essere fondante per la convivenza tra “diversi” … il BUON SENSO. Se uno usa il buon senso non ha motivo di catalogare la persona che ha davanti per sigle … ne saprà valutare la diversità e il modo di porsi reciproco. Se invece manca il buon senso, si diventa TDCD+ … si rifiuterà il dialogo per la diversità e nasceranno gli scontri. 

 

INTRO AL PROGETTO Aale

Il progetto Aale nasce da un lungo percorso. La gavetta con gli “Scotch Ale”, gruppo con il quale ha raccolto soddisfazioni anche a livello internazionale e sfiorando il “mainstream”. Poi il progetto  "It Rocks".

Don't Cry è stato  il 5° singolo solista di AaLE, che, dopo Luminol, Non hai saputo dire no, So Confused e All Black, ha raggiunto la top 10 dei singoli indipendenti lo scorso dicembre.

 

 



WILD N’ WASTED

Presentano

CHECKMATE

Etichetta: Maxy Sound

 

Con questo disco portano l'energia esplosiva dell'heavy metal anni '80, arricchita da un tocco moderno



Link all'EP





 

Wild N’ Wasted: in uscita il nuovo EP “Checkmate” il 9 maggio 2025 su etichetta Maxy Sound.

L'energia esplosiva dell'heavy metal anni '80, arricchita da un tocco moderno.

Dopo il debutto con Wasted Night, i Wild N’ Wasted tornano con un nuovo capitolo discografico ancora più crudo, viscerale e introspettivo. Il 9 maggio 2025, esce ufficialmente su etichetta Maxy Sound il loro nuovo EP “Checkmate”, un’opera che affonda le sue radici nelle contraddizioni della società contemporanea e nei tormenti interiori dell’animo umano.

L’EP si compone di cinque brani che tracciano un percorso esistenziale, diviso tra rabbia e riflessione. Le prime due canzoni, potenti e aggressive, esplodono come un urlo liberatorio contro il disincanto del mondo moderno, mentre la trilogia finale si addentra in un viaggio introspettivo nato, ironicamente, da un tentativo di anestetizzare il dolore.

La title track “Checkmate” è il cuore concettuale dell’EP: un confronto diretto con la vita, con il nemico più insidioso di tutti, il proprio ego. Il brano è uno specchio che riflette il limite tra forza e fragilità, tra maschere sociali e verità personali. Un’opera dal forte impatto emotivo, che spinge l’ascoltatore a interrogarsi sul proprio vissuto e a riconoscere il valore della salute mentale.

Il disco è stato registrato tra l’OuterSound Studios di Giuseppe Orlando (batteria e voce) e sessioni home-recorded per chitarre e basso. Il mix è stato affidato alle mani esperte di Stefano Reali, che ha saputo fondere potenza e atmosfera con grande equilibrio.

 

BIOGRAFIA

Nati a Roma nel 2017, i Wild N’ Wasted incarnano lo spirito dell’heavy metal anni ’80, reinterpretato con una freschezza e un’intensità completamente moderne. Il loro sound è un mix esplosivo di riff taglienti, melodie penetranti e una carica scenica inconfondibile. Brani come You Die e Wasted Night li hanno imposti come una delle realtà più promettenti del metal underground italiano.

Dopo aver aperto il concerto di David Ellefson (Megadeth) nel 2024 e aver attraversato una fase di rinnovamento della formazione, i Wild N’ Wasted sono pronti a fare il salto di qualità. Con Checkmate, la band alza l’asticella e si prepara a conquistare non solo i palchi italiani, ma anche quelli internazionali.

 

"Checkmate" sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 9 maggio 2025. 

 

Segui i Wild N’ Wasted su Instagram, Facebook e Spotify per non perdere tutte le novità.

venerdì 2 maggio 2025

 


LEON SETI

presenta

AUGUST

primo singolo ,tratto dal nuovo album in uscita a settembre....

GUARDA IL VIDEO

https://youtu.be/ZvS5DwW-bsw

 

August’ nasce qualche anno fa e parla di una cotta che Leon ha avuto per un amico eterosessuale, dopo aver passato insieme una calda e intima giornata estiva, in campagna. Cotta che non viene ricambiata e che lascia Leon come un fantasma in disperata e vana ricerca di attirare attenzione.

Scritta interamente in una sola seduta da Seti, la canzone, caratterizzata da un loop di basso continuo e una voce e cori sognanti, viene interamente prodotta da Saverio Zacchei, che con la sua palette sonora “tinge” i suoni e le parole di un giallo vibrante e caldo tipico della tarda estate.

August’ é il primo assaggio dell’EP ‘Oh, London’, in uscita a fine settembre.

 

Leon Seti: “La canzone parla di un amore non corrisposto. Un tipo di amore fugace e fragile che ricorda un'estate lontana e spensierata, venato dalla nostalgia di ciò che sarebbe potuto essere. Il tipo di amore impossibile che ti fa sentire come un fantasma, in cerca di attirare l'attenzione dei vivi.”

 

Il video ufficiale é realizzato in stop-motion e diretto da Jacopo Bucciantini. Due personaggi si incontrano e archetipicamente rappresentano il tira e molla di una relazione, il lasciarsi e riprendersi, le incomprensioni e l’amore che riesce a prevalere tra i petali cadenti di una margherita.

 

Jacopo Bucciantini: “Realizzare delle opere con la tecnica dello stop-motion, per me, è un po’ come addentrarsi in mondi sconosciuti, inediti. Perciò, credo che questo tipo di lavoro si coniughi coerentemente con la nuova produzione di Leon Seti, siccome anch’essa si configura a pieno come un mondo sconosciuto, che aspetta di essere esplorato con curiosità. Sono onorato di essere parte di questo progetto.”

 

Testo

August

I’m not over you…

Or the things you do

Do I look good to you now

Or am I glass you see through?

Thought it was over but you got right under my skin

Your hands touched me and they played me like a violin

I’m not over the late night calls

I’m not over the kisses

I’m not over the way that we shared

Oh how, oh how I miss it

August is so cruel

Summer love is always fleeting

The end of something new

Comes while its beginning

Thought it was over but you got right under my skin

Your hands touched me and they played me like a violin

I’m not over the late night calls

I’m not over the kisses

I’m not over the way that we shared

Oh how, oh how I miss it

I’m not over the late night calls

I’m not over the kisses

I’m not over the way that we shared

Oh how, oh how I miss it

Bio Leon Seti

 

Leon Seti è il progetto nato dalla mente e dalla voce di Leo Baldi, che scrive la musica e i testi di tutte le sue canzoni. L'elettro-pop nostalgico e allo stesso tempo sperimentale di Leon è stato trasmesso dalla BBC e apparso su pubblicazioni internazionali come Billboard Italia, CLASH, Notion e CULTR. Il suo album ‘Cobalt’, uscito nel 2019, ha raggiunto il primo posto nella classifica elettronica di Itunes in Italia, ottenendo buone recensioni e paragoni con Björk, Peter Gabriel e The Pet Shop Boys. Il secondo album di Seti, ‘Grimoire’, è uscito il 2023 ed è stato accolto da recensioni entusiastiche, raggiungendo di nuovo il primo posto nella classifica elettronica di Itunes in Italia e nei Paesi Bassi. Leon Seti ha suonato in locali come 'The O2 Academy Islington' e 'The Spice of Life’ a Londra, in club storici come 'Spin Time Labs' a Roma e 'Il Cassero' a Bologna e in festival prestigiosi come il 'Men/Go Fest' e al Pride di Amsterdam.

 

 

Hanno parlato di Leon Seti

 

Billboard Italia: https://billboard.it/musica/italiana/anteprima-video-if-only-leon-seti/2022/01/1781799/

Notion: https://notion.online/grimoire-by-leon-seti/

Clash: https://www.clashmusic.com/news/leon-seti-shares-ethereal-single-lullaby/

Cultr: https://www.cultr.com/news/leon-seti-lullaby/

Billboard Italia: https://billboard.it/musica/electro/anteprima-hell-leon-seti-videoclip/2020/01/2728818/

 

 

 

martedì 22 aprile 2025

 

DA OGGI DISPONIBILI IL CD FISICO E LA VERSIONE IN VINILE DEL NUOVO DISCO DEGLI ARPIONI; BUONA MISTA SOCIAL SKA VOLUME 2

 

“Dopo quasi 25 anni dall'original Buona Mista Social Ska, che fu un vero e proprio must per gli amanti dei ritmi in levare e non solo, Arpioni pubblicano il secondo capitolo. Tanti e di rilievo i guest (Diego Bianchi alias Propaganda Live, Valerio Mastandrea, Tonino Carotone, AWA FALL). Da urlo la scelta dei brani che hanno fatto la storia della canzone popolare italiana, tutti chiaramente in versione ska/reggae. Da “Azzurro” a “Tanto pe cantà”, “Il ragazzo della via Gluck”, “Lugano addio”. Divertente su disco e chissà ai concerti.

 

COMPRA IN ANTEPRIMA IL CD O IL VINILE

https://www.produzionidalbasso.com/project/buona-mista-social-ska-vol-2/

                                                                               


OIDIO


NON REGREDIRE

autoproduzione

https://open.spotify.com/intl-it/album/1O1YQaLT5PzCRtTgL905Nq?si=RvHfZ5zGRzCzNvV6BIQXwA

Si sono affacciati al “magnifico mondo” di spotify a metà marzo con una cover di Cuccurucucù Paloma di Franco Battiato, chiaramente riveduta e corretta in versione punk (e a Franco so che piacerebbe visto che prima delle divagazioni sufi era pure lui un po’ punkabbestia, o no?). Ora esce il disco. Non regredire il suo titolo. Io direi che lo abbiamo già fatto. E’ colpa delle zanzare di cui parlano nell’omonimo brano. Le zanzare, meglio conosciute come multinazionali, banche, centri commerciali, discount (e questa è solo la base di una piramide, diciamo il sotterraneo di questo mondo dentro cui le zanzare ci hanno imprigionato. Come se non bastasse, nel centri commerciali et similia, inizialmente definiti come moderne agorà, non si comunica. Perché la nostra regressione è alimentata costantemente dal magma di input che ci mandano via smartphone. Che fare? Forse ci vorrebbe un po’ di oidio, una polvere bianca che fa ammalare piante e frutti. Forse la musica di Iodio è una sorta di polvere che vuole attaccare (metaforicamente, con la propria musica e i testi graffianti) i gangli della società moderna. Se bastasse solo questo. Però Oidio a modo loro qualcosa lo fanno. I brani non sono canzoni d’amore stile Sanscemo o Tanto pe’ cantà (visto che sono romani). Non regredire è un monito urlato a suon di punk, stoner rock e psichedelia per scuotere tutti quelli che faranno a loro stessi la cortesia di ascoltare questo lavoro. OI OI OI!! 

 


Arpioni - Buona Mista Social Ska (Maitè Produzioni)

Evviva le cover band. Che siano piccoli bar di periferia o locali che fanno suonare band affermate, per una cover band, al sabato (che tanto la gente esce si sbronza e non gliene frega niente di chi suona, anzi, tra una risata e l’altra dice “senti questa che figata, te la ricordi?”) come dicono in Veneto “è grasso che cola”. Costa relativamente poco, ha poche pretese etc. Non credo però che gli Arpioni abbiano fatto un ragionamento per la pecunia, pubblicando nel giri di due anni due dischi di cover (quello dedicato a Giorgio Gaber e questo). In entrambe i casi le operazioni sanno di “cultura”, di voler far rivivere certi classici a modo loro. E infatti, a differenza delle cover band che suonano pedissequamente l’originale come pappagalli ammaestrati, Arpioni si appropriano delle canzoni che scelgono e le fanno proprie. I did it my way direbbero Sinatra (e Sid Vicious). Il disco scorre via piacevolmente, facendoci esaltare con pezzi famosi (Azzurro) e meno (la bellissima e malinconica Sempre per Sempre). Insomma un disco piacevole, che dal vivo sicuramente innesterà ricordi (belli o brutti) tra gli ascoltatori. Evviva gli Arpioni!