martedì 22 aprile 2025

 

DA OGGI DISPONIBILI IL CD FISICO E LA VERSIONE IN VINILE DEL NUOVO DISCO DEGLI ARPIONI; BUONA MISTA SOCIAL SKA VOLUME 2

 

“Dopo quasi 25 anni dall'original Buona Mista Social Ska, che fu un vero e proprio must per gli amanti dei ritmi in levare e non solo, Arpioni pubblicano il secondo capitolo. Tanti e di rilievo i guest (Diego Bianchi alias Propaganda Live, Valerio Mastandrea, Tonino Carotone, AWA FALL). Da urlo la scelta dei brani che hanno fatto la storia della canzone popolare italiana, tutti chiaramente in versione ska/reggae. Da “Azzurro” a “Tanto pe cantà”, “Il ragazzo della via Gluck”, “Lugano addio”. Divertente su disco e chissà ai concerti.

 

COMPRA IN ANTEPRIMA IL CD O IL VINILE

https://www.produzionidalbasso.com/project/buona-mista-social-ska-vol-2/

                                                                               


OIDIO


NON REGREDIRE

autoproduzione

https://open.spotify.com/intl-it/album/1O1YQaLT5PzCRtTgL905Nq?si=RvHfZ5zGRzCzNvV6BIQXwA

Si sono affacciati al “magnifico mondo” di spotify a metà marzo con una cover di Cuccurucucù Paloma di Franco Battiato, chiaramente riveduta e corretta in versione punk (e a Franco so che piacerebbe visto che prima delle divagazioni sufi era pure lui un po’ punkabbestia, o no?). Ora esce il disco. Non regredire il suo titolo. Io direi che lo abbiamo già fatto. E’ colpa delle zanzare di cui parlano nell’omonimo brano. Le zanzare, meglio conosciute come multinazionali, banche, centri commerciali, discount (e questa è solo la base di una piramide, diciamo il sotterraneo di questo mondo dentro cui le zanzare ci hanno imprigionato. Come se non bastasse, nel centri commerciali et similia, inizialmente definiti come moderne agorà, non si comunica. Perché la nostra regressione è alimentata costantemente dal magma di input che ci mandano via smartphone. Che fare? Forse ci vorrebbe un po’ di oidio, una polvere bianca che fa ammalare piante e frutti. Forse la musica di Iodio è una sorta di polvere che vuole attaccare (metaforicamente, con la propria musica e i testi graffianti) i gangli della società moderna. Se bastasse solo questo. Però Oidio a modo loro qualcosa lo fanno. I brani non sono canzoni d’amore stile Sanscemo o Tanto pe’ cantà (visto che sono romani). Non regredire è un monito urlato a suon di punk, stoner rock e psichedelia per scuotere tutti quelli che faranno a loro stessi la cortesia di ascoltare questo lavoro. OI OI OI!! 

 


Arpioni - Buona Mista Social Ska (Maitè Produzioni)

Evviva le cover band. Che siano piccoli bar di periferia o locali che fanno suonare band affermate, per una cover band, al sabato (che tanto la gente esce si sbronza e non gliene frega niente di chi suona, anzi, tra una risata e l’altra dice “senti questa che figata, te la ricordi?”) come dicono in Veneto “è grasso che cola”. Costa relativamente poco, ha poche pretese etc. Non credo però che gli Arpioni abbiano fatto un ragionamento per la pecunia, pubblicando nel giri di due anni due dischi di cover (quello dedicato a Giorgio Gaber e questo). In entrambe i casi le operazioni sanno di “cultura”, di voler far rivivere certi classici a modo loro. E infatti, a differenza delle cover band che suonano pedissequamente l’originale come pappagalli ammaestrati, Arpioni si appropriano delle canzoni che scelgono e le fanno proprie. I did it my way direbbero Sinatra (e Sid Vicious). Il disco scorre via piacevolmente, facendoci esaltare con pezzi famosi (Azzurro) e meno (la bellissima e malinconica Sempre per Sempre). Insomma un disco piacevole, che dal vivo sicuramente innesterà ricordi (belli o brutti) tra gli ascoltatori. Evviva gli Arpioni!

 


Mondo BoBo   L’Elefante nella stanza  (Orangle)

https://open.spotify.com/intl-it/album/1O1YQaLT5PzCRtTgL905Nq?si=LL1AU_z4SBmxihWYGbwwAg

 

Disco difficile da digerire dal punto di vista musicale. O per lo meno, a parte la chitarra, che sia quando si fa sentire con i suoi riff portentosi o con le bellissime trame costruite con chitarre arpeggiate (bellissima la trama che tesse in “Le mie parole”, paradossalmente l’unico brano strumentale, in cui a tratti fa pensare a Quicksilver Messenger Service), è un disco in cui basso e batteria, con i loro ritmi quasi sempre lenti, spezzati, narcolettici, fanno più da tappeto sono a supporto dei testi. Già..i testi. I testi sono il centro di questo disco. E non hanno pietà. Sono consapevoli di cosa succede in questa siocietà malata, in decomposizione. Si parte subito da “Daab”. “Ma dove vai? Sai almeno dove stai andando? Giri in tondo o guardi avanti?”. Il disorientamento degli umani purtroppo è quasi ovunque. In “In quiete” il cantante, in mezzo a riff devastanti, atmosfere tra il dark e psichedelia, urla “Di solito ti senti importante a vent’anni,ma la realtà è che si diventa utili solo quando ci rendiamo conto di quanto sia insignificante l'individuo nello schema generale delle cose nell'universo”. Uhhh… Dura questa da digerire. Ma non è duro da digerire anche che il mondo sia gestito da una casta di un pugno di persone che decidono tutto, che ci spingono verso cose che non vogliamo fare… “Non avrai nulla e sarai felice” è il loro slogan. Sono sicuro che Mondo BoBo non sia molto convinto. Non avere nulla. Beh.. già, credo più della metà della popolazione mondiale stenta a vivere. Il sapiente mondo occidentale, con le manovre subdole (mando armi all’Ucraina, dico che ci vuole il contributo dei cittadini, faccio un prelievo forzoso a milioni di persone, e poi mi tengo il ricavato per altre porcherie da fare, magari mandare altre armi a Israele per attivare un genocidio in Siria). E avanti così. L’elefante nella stanza, nella maggior parte dei casi, è ancora lì, in bella vista, ma nessuno ci fa caso, a parte i Mondo BoBo.. E noi li ringraziamo per questo disco profondo che sicuramente, per chi ha voglia di farlo, può essere uno spunto, anche solo per andarsi a leggere il meraviglioso minimalismo di Raymond Carver.

 

lunedì 14 aprile 2025

 Emmanuel De La Paix presenta NEBULA...

Etichetta: Straight To Your Brain (a division of SevenScales Rec.)

 

guarda il video (immagini tratte dalla mostra che fa parte del progetto NEBULA

Sky Room | Film Experiment

https://youtu.be/rY-3W8G-wgA?si=lekDrMBr0fidvr1c

 

ascolta in streming

https://open.spotify.com/intl-it/album/7gdzJnP0LvUnjASfrVSsjG?si=I1vKkgb0S1SfYuBVKkk_Pw

Nebula vuole essere un viaggio nell'etereità sonora, attraverso atmosfere che sembrano sospese nel tempo e nello spazio. L'album si apre con una delicata introduzione, dove il riverbero del pianoforte, le chitarre e i sussurri elettronici creano un ambiente sospeso, quasi onirico. Da qui, i brani si evolvono in composizioni che mescolano morbide texture e sono capaci di trasportare l'ascoltatore in una dimensione intermedia tra il tangibile e l'inconscio. L'equilibrio tra suoni organici e sintetici si bilancia attraverso ogni traccia, diventando un viaggio di micro-esperienze, un invito a perdersi e riscoprire il potenziale della percezione. Nebula è una maestosa colonna sonora per un viaggio in REM nell’infinito del nostro essere.