Mondo BoBo L’Elefante nella stanza (Orangle)
https://open.spotify.com/intl-it/album/1O1YQaLT5PzCRtTgL905Nq?si=LL1AU_z4SBmxihWYGbwwAg
Disco difficile da digerire dal punto di vista musicale. O
per lo meno, a parte la chitarra, che sia quando si fa sentire con i suoi riff
portentosi o con le bellissime trame costruite con chitarre arpeggiate
(bellissima la trama che tesse in “Le mie parole”, paradossalmente l’unico
brano strumentale, in cui a tratti fa pensare a Quicksilver Messenger Service),
è un disco in cui basso e batteria, con i loro ritmi quasi sempre lenti,
spezzati, narcolettici, fanno più da tappeto sono a supporto dei testi. Già..i
testi. I testi sono il centro di questo disco. E non hanno pietà. Sono
consapevoli di cosa succede in questa siocietà malata, in decomposizione. Si
parte subito da “Daab”. “Ma
dove vai? Sai almeno dove stai andando? Giri in tondo o guardi avanti?”. Il disorientamento
degli umani purtroppo è quasi ovunque. In “In quiete” il cantante, in mezzo a
riff devastanti, atmosfere tra il dark e psichedelia, urla “Di solito ti senti
importante a vent’anni,ma la realtà è che si diventa utili solo quando ci
rendiamo conto di quanto sia insignificante l'individuo nello schema generale
delle cose nell'universo”. Uhhh… Dura questa da digerire. Ma non è duro da
digerire anche che il mondo sia gestito da una casta di un pugno di persone che
decidono tutto, che ci spingono verso cose che non vogliamo fare… “Non avrai
nulla e sarai felice” è il loro slogan. Sono sicuro che Mondo BoBo non sia
molto convinto. Non avere nulla. Beh.. già, credo più della metà della
popolazione mondiale stenta a vivere. Il sapiente mondo occidentale, con le
manovre subdole (mando armi all’Ucraina, dico che ci vuole il contributo dei
cittadini, faccio un prelievo forzoso a milioni di persone, e poi mi tengo il
ricavato per altre porcherie da fare, magari mandare altre armi a Israele per
attivare un genocidio in Siria). E avanti così. L’elefante nella stanza, nella
maggior parte dei casi, è ancora lì, in bella vista, ma nessuno ci fa caso, a
parte i Mondo BoBo.. E noi li ringraziamo per questo disco profondo che
sicuramente, per chi ha voglia di farlo, può essere uno spunto, anche solo per
andarsi a leggere il meraviglioso minimalismo di Raymond Carver.